Palazzo Pepoli Vecchio, antica dimora di una delle famiglie più importanti di Bologna in epoca medievale, è il risultato di numerose addizioni e stratificazioni architettoniche.
In marmo e bronzo, la Fontana del Nettuno fu costruita dal fiammingo Giambologna su progetto di Tommaso Laureti tra il 1563 e il 1566. E’ il simbolo del potere papale: come Nettuno domina le acque, così il Papa domina il mondo.
Il Palazzo dell’Archiginnasio è uno dei palazzi più significativi di Bologna. Posto nel cuore del suo centro storico, ospita dal 1838 la Biblioteca Comunale. Il Palazzo fu fatto costruire dal Cardinale Borromeo fra il 1562 e il 1563
Cuore della città, Piazza Maggiore è il risultato di secolari trasformazioni che la arricchirono via via di importanti edifici: la Basilica di San Petronio, il Palazzo dei Notai, il Palazzo d’Accursio, il Palazzo del Podestà e il Palazzo dei Banchi.
Piazza Galvani si apre alle spalle della Basilica di San Petronio e di fronte al Paviglione che conduce al Palazzo dell’Archiginnasio e presenta al suo centro la statua in onore di Luigi Galvani.
Nata nel 1564 per dare risalto alla statua del Nettuno a cui deve il nome, la piazza fu il risultato dell’ampiamento dello spazio esistente tra Palazzo d’Accursio e Palazzo del Podestà tramite l’abbattimento di un isolato di fabbricati.
Piazza Santo Stefano è uno dei luoghi simbolici di Bologna, considerata comunemente una piazza, anche se si tratta in realtà di uno slargo originante da Via Santo Stefano e che conduce all’omonimo complesso, conosciuto anche come “Sette Chiese”.
La Basilica di San Petronio, dedicata al patrono cittadino, è la più grande e importante chiesa bolognese. Da visitare: La Cappella dei Re Magi (IV) e la merdiana dell’astronomo Cassini, che con i suoi 67,27 metri, è la più lunga al mondo.
Telefono senza fili: Il Voltone del Podestà si apre sotto l’omonimo palazzo in Piazza Maggiore. È compreso tra i sette segreti di Bologna per il curioso gioco sonoro che si crea sotto la sua volta.
Un voltone su un lato di piazza Galvani immette nella corte de' Galluzzi, insieme ben rappresentativo di quella che era un'area consortile. La Torre Galluzzi domina la corte.
Lo scalone era stato commissionato al Bramante dal Papa Giulio II che era entrato a Bologna nel novembre del 1505 spodestando Giovanni II Bentivoglio. La cordonatura serviva per potere accedere ai piani alti con i cavalli e con i muli.
Il portico della Morte prende il nome dal vicino Ospedale, ora sede del Museo civico archeologico. I membri della Compagnia della Morte si prendevano cura dei malati gravi e incurabili ed erano anche i "confortatori" dei condannati a morte.
Quello di Santo Stefano è il complesso più singolare di Bologna, vero santuario cittadino e culla della fede dei padri. È noto soprattutto come “sette chiese” perché composto dall’unione di più edifici sorti in epoche diverse.
Il monumento funebre di Rolandino de'Passeggeri, maestro di ars notarie, che si innalza al centro di piazza San Domenico, antica area cimiteriale della basilica, fu fatto edificare dalla Società dei Notai e ultimato nel 1306, pochi anni dopo la sua morte.
La Basilica di San Domenico è una delle chiese bolognesi più ricche di storia d’arte e fu eretta dai Frati Domenicani come luogo in cui conservare le spoglie di San Domenico di Guzman, fondatore dell’ordine e giunto a Bologna intorno al 1200.
Situata in Piazza Maggiore, Torre Accursi è anche nota come Torre dell’Orologio. Ciò che ancora oggi salta agli occhi è l’enorme orologio meccanico, posto sulla facciata della Torre nel 1444. Alla meridiana posta sulla torre dell’Arengo restava il compito